mercredi 27 avril 2011

Impatto ambientale, quanto inquina il web?


Impronta ecologica delle emissioni di carbonio conseguenti all’uso della rete globale. Numeri per ora contenuti ma che potrebbero crescere in futuro:

internet responsabile dell’1% delle complessive emissioni di CO2!

Zero Impact® Web, il nuovo progetto di LifeGate, nasce con l´obiettivo di ridurre e compensare le emissioni di anidride carbonica derivanti dall´utilizzo di internet.  



GIORNATA DELLA TERRA 2011

La giornata mondiale della terra denuncia l'incredibile inquinamento provocato dal web. Nonostante internet possa sembrare una tecnologia eco-friendly, amica dell'ambiente, la continua diffusione degli strumenti tecnologici del web produce una crescita altrettanto continua di costi ambientali.
Un dato su tutti: nel 2005, quindi sei anni fa, nei soli Stati Uniti d'America le centrali con i server del web hanno consumato oltre 60 miliardi di Kwh. La buona notizia è che internet permette di lavorare da casa. Perciò riduce il bisogno di muoversi in auto, riducendo così le emissioni di Co2.
Eppure l'uso quotidiano, anche minimo, di internet, produce comunque un consumo energetico. Ad esempio, una ricerca su google consuma la stessa quantità di elettricità richiesta per cuocere un cheeseburger. Pensando ai milioni di ricerche su Google che hanno luogo ogni minuto, ne deriva che la quantità di consumo assume livelli stratosferici.
Ancora più inquietante è il costo energetico e ambientale dello spam: i 62 trilioni di email spam inviate ogni anno equivalgono a 1,6 milioni di automobili che viaggiano intorno alla terra - con conseguenti emissioni di Co2. 

 internet uccide il pianeta.jpg

Il mondo con meno inquinamento sarà più contento!!!
Sosteniamo l'ambiente!!
Promuoviamo l'eco-sostenibilità!

dimanche 24 avril 2011

La Cappella Sistina. Test della mia prima pubblicazione

http://www.italyguides.it/it/roma/monumenti/chiese_e_basiliche/vaticano/cappella-sistina.htm


"Mi sento a volte come l'uomo del Rinascimento che si è stupito di tante nuove ricchezze trovate in ogni punto, avendo la certezza che le zone inesplorate della conoscenza e dell'esperienza aspettano ad ogni angolo."
                                                                                                     Polykarp Kusch


"Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea di cosa un solo uomo sia in grado di ottenere"
                                                                                                      Goethe


"E nonostante un solo uomo sia in grado di ottenere tanto, vi saranno sempre infinite zone inesplorate".

                                                                                                      Marypollon

lundi 11 avril 2011

Orgoglio sannita – Shark MC

Yeeee shark MC , Bnevento rappresent’ malament’ ( sharkMC rappresenta Benevento malamente)



(chorus)
Parè compà cavè tt appost? (parente (un modo per chiamare gli amici), compare, che c’è, tutto a posto?)
Ain’ se sto ccà pecchè? ( Si, si sto qua, perché?) ( sono tutti modi di dire a Benevento)
Ashpiè uì lloc’ appost’ ( aspetta, guarda là, ok)
U’shit o’ stadio . . . (shit (il fumo), lo stadio, (la terza non capisco cosa dice)


E chest è a’ città mij, e chest è a’ città mij, ngopp’ o mezz a doj persone senza cashc mmiez a vij ( e questa è la mia città, sul motorino in due persone senza casco im mezzo alla strada)
E tu che bbuò capì? ( e tu che vuoi capire? (non puoi capire))
Se nun c’ ee nat’ nun sì abbituat’ a sta filosofia e mo t’urraccont ij (se non ci sei nato non sei abituato a questa filosofia, e ora te la spiego io)
Vieni tra i vicoli, c’ truov’ certi tipi che a guardarli bene te ne vuliss fuì (vieni tra i vicoli, ci trovi certi ragazzi che se li guardi bene te ne vorresti scappare)
Tipi tranquill’ cumm’ song ij ( ragazzi “tranquilli”(alla mano) come me)
E tipi che s’atteggn’ come fossero chisacchì ( e ragazzi che si danno le arie come fossero chi sa chi)
Poi ci sta pure chi se vole shparà i discorsi ( poi ci sta pure chi si vuole “sparare” i discorsi)
Ma questi discorsi sono i soliti, ascoltali ( tutto italiano)
: in questa città non c’è un cazzo non mi prende bene (non mi trovo bene)
: pecchè n’te liev’ a’ananz’ o cazz’ o frà, chi t’ mantene! ( perché non ti levi da davanti al cazzo, fratello, non ti mantiene nessuno)
Io tengo il sangue giallo-rosso che mi scorre nelle vene (Giallo rosso sono i colori del Benevento Calcio)
E sta gente che si lamenta m’ha fatto le palle piene ( e questa gente che si lamenta mi ha rotto le palle)
E so sul’ stòrd e il loro sport è criticare ( e sono solo “stordi”(stupidi, idioti, tipico insulto beneventano)
E io più l’ascolto e più mi prende a male ( mi fa stare male)
E meno male che c’è chi come me ha un orgoglio sannita, forse perché è l’amore della mia vita . . . (tutto italiano, l’ultima parola non la capisco)
Con effetto calamita e la forza che lei mi dà mi dà gioia infinita (tutto italiano)
Non abbiamo pari, siamo tutti compari (non abbiamo pari, siamo tutti amici)
Abbiamo solamente una parola : pariamento ( divertimento)
Il resto resta muto come la B nel nostro accento, mi dicono di dove sei? Gli rispondo: di Beneeento! ( tutto italiano)
Ed è così perché la sento dentro (tutto italiano)
Da pacevecchia (quartiere di Benevento) alle ppalazzine (altro quartiere) fino ai vicoli del centro storico (tutto italiano)
Non è colpa mia, di te sono un malato cronico, e chi ti critica mi provoca vomito! (tutto italiano)

(Chorus)

Coniamo nuovi termini (tutto italiano)
Ngopp’ o’ palco shark Mc ( sul palco Shark Mc)
Sott’ a’ ggent’ che allucca: ngul’ massiccì ( sotto la gente che urla: ngul’(alla lettera: in culo, si usa per dire: cavolo bello!) massiccissimo, (in slang fortissimo))
E fa piacere pure a me ( e fa piacere anche a me)
Se ad ogni pezzo si sente la gente sotto (tutto italiano)
Che allucca: n’gul parè m’ee fatt’ addecrià! ( che grida n’gul parè, mi hai fatto deliziare( addecrià è napoletano))
A facc’i mij compà! (alla faccia mia compà! ( cavolo amico mio!))
Stasera n’copp’ o palco, onesto, e’ fatt’ arrevotà! ( stasera sul palco, credimi sono onesto, hai fatto arrevotà (hai fatto rivoltare tutto, ci hai fatto divertire tanto)
E sono pieno di orgoglio (tutto italiano)
Se mentre sto cantando intendo ste parole ( se mentre sto cantando capisco queste parole)
: n’gul’ Fabbiett’ sta scassann’ ( Fabietto sta scassando ( sta cantando benissimo)
Gioventù allo sbando (tutto italiano)
Si ce saglion’ e’ ccapate (se ci vengono strane idee )
È perché probabilmente stamm’ semp’ shcumbinat’ ( è perché probabilmente stiamo sempre scombinati (fumati))
Ubbì cumm t’e e cumbinat’ ? ( ma lo vedi come ti sei conciato?)
Stai crepat’ a murtadell’ ( stai stretto come una mortadella)
E po’ t’ e e fatt’ stu capill’ ( e poi ti sei fatto questa acconciatura)
Ma a ddò e’ì ? A’ fest’ u’ perrill ( ma dove devi andare? Alla festa al perrillo (paese vicino Benevento)(modo per prendere in giro una persona che si voleva vestire elegante ma non ci è riuscita)
OH!
Ma a vist’ a chell’ dint’ a smart? A’ pinko BAg ( ma hai visto quella ragazza nella smart, quella con la Pinko Bag)
Si ma è meglio si ‘nmazzecco a chell e’ schif e’ tip rep ( si ma è meglio se non mi avvicino, quella li schifa i tipi rap)
Chella penz’ u’ machinar’ ( quella pensa alla macchina (ai ragazzi con le macchine grosse))
A ì a ballà int’ o ‘ Sayonara (ad andare a ballara al Sayonara (una discoteca di Benevento))
Figurati si penz’ a me ( figurati se pensa a me)
Che sto n’copp’ e’ panchin’ a San Gennar’ ( che sto alle panchine a San Gennaro( una giardino davanti la chiesa di San Gennaro (vicino casa mia)
Ch’ e’ cumpar’ a n’fa no cazz’, a perd’ tiemp’ ( con gli amici a non fare un cazzo, a perdere tempo)
Però a finale ce sapimm’ tutt’ quant a BNvient’ ( però, in fondo, ci conosciamo tutti quanti a Benevento)
E’e sentut o’ fatt’ e’ chill’? E mmis’ in cinta a doij Uaglion’! ( Hai sentito di quello che ha messo in cinta due ragazze)
E tu ee’ vist’ o’ frate e chill?, mo se pigl’ o’mmetadon’ ( e tu hai visto il fratello di quello?, ora si prende il metadone)
Ca fann’ sul’ n’ciuc’ cumm se scetan’ a matin’ ( che fanno solo pettegolezzi da quando si svegliano la mattina)
E nu schiaffo abbashc’a stazion’ addivent’ nu colp’ e’ pistol’ abbashc e’ppalazzin’ ( e uno schiaffo giù alla stazione(il quartiere della stazione) diventa un colpo di pistola giù alle palazzine(altro quartiere)
Chist è u’ mal’ e sta città ( questo è il male di questa città)
Ma ij che so nat’ a Bnvient’ vuless’ tant murì ccà compà! ( ma io che sono nato a Benevento vorrei tanto morire qua, compà)
(chorus)


E chest è dedicat’ a tutt’ e uagliun’ e’ Bnvient’ ( e questa è dedicata a tutti i ragazzi di benevento)
A tutti i ragazzi fieri di essere beneventani ( tutto italiano)
Quelli che quando vanno in vacanza fuori (tutto italiano)
E gli dicono: di dove sei?
Di Benevento
Ah provincia di Napoli?
No Benevento! Benevento città!
Made in Sann-yo rappresent’ Shark Mc ( Made in Sann-yo (sannio hip hop) rappresentata da Shark Mc)
Fatt’ a beeest’! ( Fatto a bestia )


Traduzione da Fabrizio De Cunto !!! Grazie Tanto !!!

samedi 9 avril 2011

Simboli e origine di Marianne

Marianne rappresenta la Repubblica francese e rappresenta i valori della Repubblica e dei cittadini francesi: "Liberté, Egalité, Fraternité" - "Libertà, Uguaglianza, Fraternità".
Le diverse rappresentazioni di Marianne sono indicative della volontà politica di sradicare la cultura repubblicana.


I simboli di Marianne sono spesso presi dall'antichita greco-romana o della Massoneria:
Il berretto frigio: la Libertà
Il seno nudo: simbolo alimentatore e di emancipazione
L'armatura: l'imbattibilità
Bocca o le zampe di un leone: il coraggio e la forza del popolo
La stella: la luce
Il triangolo: Uguaglianza
Le catene spezzate: Libertà
Mani incrociate: Fraternità
Travi: L'Autorità di Stato
Saldo: Giustizia
Fasci: Lavoro
Tavole della Legge: la legge
marianne


I Rappresentazioni di Marianne differiscono secondo il tempo e le preoccupazioni dei francesi ". Non sono rapresentati sistematicamente tutti i simboli.


La Repubblica francese è stato chiamato da un nome occitano, Marianna, che appare per la prima volta nella canzone 'la garison de Marianna' datata dal 1762 di William Lavabre Puylaurens
"E 'infatti la canzone di William Lavabre, il cantautore che Puylaurentais da dare la prima volta il nome di Marianne a la Repubblica, rende questa invenzione meridionale, o meglio, occitana. "
M. Agulhon, docente presso il College de France.


A lungo ignorato dai ricercatori e storici, l'origine del nome di Marianne e occitano. Perché è davvero William Lavabre di Puylaurens (Tarn), che in ottobre 1792  a per la prima volta dato il nome della Repubblica "Marianne" in una canzone che fu un grande successo popolare.